Il social commerce cos'è e come farlo

Acquistare sui social, un altro modo per fare shopping on line!

Staff Non solo sconti 13/11/2020 0

Oggi gli e-commerce si appoggiano anche ad altri strumenti offerti dai social. Le due piattaforme più usate, da giovani e meno giovani, sono Facebook e Instagram entrambi appartenenti a Facebook Inc. Entrambi hanno integrato la funzionalità “Shop”, si permette insomma di integrare la vetrina e-commerce anche all’interno dei social permettendo una navigazione alternativa tra i propri prodotti ed acquisto più immediato. Non solo, anche Whatsapp Business ha in qualche modo integrato questa funzione. Vediamo come.

Social commerce cos’è

Le persone passano 2 ore e 23 minuti sui social in media al giorno. Ti riconosci in questo dato? Sicuramente accediamo ai social più volte in un giorno sia per informarci che per passare il tempo. Questa crescita costante e l’importanza di questa tendenza non poteva essere ignorata dal mondo del commercio elettronico.

La propensione all’acquisto online era sempre più evidente come la frequenza con la quale si accedeva ai social ed è da questi due elementi che nasce il social commerce, ovvero la possibilità di acquistare prodotti o servizi attraverso i social e, allo stesso tempo, l’opportunità di condividere i propri acquisti.

Il social commerce, infatti, non è solo un altro strumento di vendita ma vuole anche coinvolgere le fasi che precedono e che seguono l’acquisto. Lo scopo è fidelizzare i clienti e migliorare i propri prodotti anche grazie al loro feedback.

Come fare social commerce

Come possiamo quindi cogliere questa incredibile opportunità? In molti modi. Vediamone alcuni.

Whatsapp business

Intanto parliamo di Whatsapp Business. Sempre più attività oggi usano anche questo strumento. Salvando il numero cellulare dell’attività, infatti, potrai vedere un catalogo caricato on line con descrizioni, foto e costi.

Certo, penserai che l’e-commerce funzioni proprio nello stesso modo. La differenza è però duplice:

Potrai chiedere info ed assistenza direttamente e velocemente da whatsapp

Potrai premere sul tasto condividi e inviare su Whatsapp il tuo capo direttamente ad un’amica per un consiglio

Bello vero? Veloce e immediato. Sempre su whatsapp potrai concordare un ordine ed anche una modalità di pagamento.

Ma ATTENZIONE! A breve sarà anche possibile effettuare i pagamenti direttamente attraverso questo social.

Facebook e Instagram shops

Vediamo ora a Facebook. Da tempo questa piattaforma consente di realizzare una vetrina virtuale da collegare all’e-commerce. In questo modo è possibile vedere il catalogo intero sulla piattaforma e scoprire i costi dei singoli prodotti che vengono “taggati” in una immagine creativa.

Per intenderci, ci piace un outfit che gira sui social? Non dovremmo ricercare i capi sull’e-commerce, ci basterà cliccare sul tag per accedere alla vetrina e vedere costi, foto e dettagli.

Non solo, è possibile anche collegarsi all’e-commerce ma attraverso Facebook shops o Instagram shops. Un vero e proprio spazio virtuale personalizzato e navigabile.

Basterà cliccare sul prodotto per aprire questo spazio molto simile ad un e-commerce vero e proprio ma più snello.

Nei prossimi mesi, l’azienda di Menlo Park prevede di implementarne le funzionalità mettendo direttamente in vendita prodotti nel corso delle dirette e trasformando il proprio profilo Instagram in una sorta di catalogo sfogliabile.

La vera rivoluzione sarà quella che introdurrà l’acquisto direttamente sulla piattaforma social, senza che l’utente debba “uscire” e collegarsi al sito.

Quando sarà possibile non è dato saperlo. L’idea di entusiasma? Noi pensiamo che sia una vera e propria svolta nel mercato della vendita on line.

Occhio alle offerte sui social!

Attenzione poi alle offerte. Sempre più spesso nelle i nostri e-commerce preferiti utilizzano i social per veicolare offerte.

Per farlo in genere promuovono post che vengono visualizzati nella tua bacheca come “post sponsorizzati”.

Scoprire cosa contiene l’offerta è facile grazie ai tasti “Acquista ora” “Scopri di più” o “Prenota adesso”.

Sfrutta queste occasioni per non perdere il tuo prodotto preferito ad un prezzo scontato.

Non hai tempo per stare sui social? Non solo sconti viene in tuo soccorso selezionando per te le migliori occasioni del web. Gli sconti, i coupon ma anche i tester per scoprire nuovi prodotti. Pronto a questa esperienza? Collegati a Nonsolosconti.it

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Staff Non solo sconti 14/05/2021

Acquisti online e prodotto non conforme, come fare

Lo diciamo da sempre: gli acquisti online sono facili e veloci. Basta un click per avere tutto quello che ci serve a portata di mano. Ormai si è talmente abituati ad utilizzare internet per gli acquisti che tutto, anche la spesa si fa online.

In effetti, chi sceglierebbe di fare lunghissime file al supermercato quando si può fare tutto comodamente seduta alla scrivania? Come potete immaginare però, non è tutto oro ciò che luccica.

Capita piuttosto spesso di non essere soddisfatti o addirittura che i prodotti non siano per niente simili a quelli descritti dal venditore in fase di acquisto.

Questa possibilità, anche se può sembrare remota, è piuttosto frequente soprattutto per determinate categorie merceologiche, come abbigliamento ed accessori. Quante volte avete acquistato un vestito convinti vi stesse perfettamente invece non è stato assolutamente cosi?

Capita piuttosto spesso che le taglie indicate non siano quelle reali.

Ma i guai non succedono solo con i vestiti: spesso, purtroppo, anche i prodotti di tecnologia presentano difetti di fabbrica che ne rendono l’utilizzo complicato.

Dato il sempre più frequente numero di casi in cui i clienti si trovavano davanti prodotti non conformi, le leggi europee hanno dato la possibilità agli acquirenti di difendersi dalle brutte esperienze online. Come?

Vediamolo insieme.

Garanzia: come funziona e come farla valere

Non tutti lo sanno, ma l’acquisto di determinati prodotti online è sempre coperto da una garanzia di almeno due anni. Se, per esempio, lo smartphone che avete comprato online inizia a  dare problemi di funzionamento, potete chiedere assistenza gratuita e riparazione. Basterà restituire il prodotto completo di imballaggio (vi consigliamo di conservarlo proprio per non perdere la possibilità di usufruire della garanzia) e il gioco sarà fatto. Attenzione, però, la garanzia offerta sui prodotti di tecnologia non copre tutti i danni. Se il guasto al prodotto è causato da un cattivo utilizzo dello stesso, le spese di riparazione non sono coperte dalla garanzia.

Se volete essere sicuri di poter usufruire della garanzia, seguite questi consigli:

Conservate con cura l’imballaggio del prodotto: scatola, contenitori, libretto di istruzione ed accessori.

Conservate la bolla di accompagnamento: per essere sicuri che la vostra garanzia sia valida, conservate sempre la bolla di accompagnamento alla spedizione. Non sapete di cosa si tratta? Ve lo diciamo noi: la bolla di accompagnamento è il foglio che riassume:

  • contenuto del pacco
  • peso
  • numero di prodotti spediti
  • data di consegna del pacco

Questa ultima informazione risulta fondamentale per dimostrare al venditore l’effettiva validità della garanzia. Ultimo consiglio utile: può capitare spesso che dopo aver richiesto di usufruire della garanzia il venditore vi chieda di rivolgervi alla casa madre per ottenere assistenza sul prodotto. Non ci cascate: deve essere sempre il venditore a spedire alla casa madre il prodotto da riparare.

Prodotto non conforme: cosa significa? Come comportarsi

Fin’ora abbiamo parlato di come comportarsi in caso di mal funzionamento di un prodotto. Cosa fare invece nel caso in cui un prodotto non sia conforme? Prima di andare avanti, bisogna chiarire il concetto di non conforme. Un articolo acquistato si può dire non conforme quando:

  • non è idoneo all’utilizzo come altri prodotti dello stesso tipo
  • non è idoneo all’utilizzo che ne vuole fare l’acquirente (segnalato anche al venditore)
  • non rispetta gli standard di qualità imposti, che invece hanno altri prodotti della stessa tipologia e categoria
  • non rispetta la descrizione fatta dal venditore sull’ecommerce

Stando a questa descrizione quindi, i capi di abbigliamento le cui taglie sono spesso falsate, i cui colori sono spesso dissimili da quelli mostrati nelle foto, possono essere considerati dal venditore insoddisfatto un prodotto non conforme. Come comportarsi in questi casi?

Prodotto non conforme: diritti e doveri delle parti

In caso di difetti di conformità, l’acquirente è tenuto a comunicare le eventuali difformità entro il termine di due mesi dalla ricezione del prodotto. Nel caso in cui i tempi siano maggiori, l’acquirente perde ogni diritto.

Dopo aver ricevuto e verificato la segnalazione dell’acquirente, il venditore è tenuto a:

  • effettuare l’eventuale riparazione del prodotto (se si tratta di un oggetto danneggiato durante il trasporto)
  • Restituire all’acquirente la cifra spesa se il prodotto non è riparabile
  • Offrire all’acquirente un prodotto simile ad un prezzo più vantaggioso.

Queste ultime possibilità sono da prendere in considerazione solo nel caso in cui la riparazione non risulti vantaggiosa né per l’uno né per l’altro.

Ultimo consiglio utile: quando ricevete un prodotto cercate di verificare subito la conformità.

Per altri consigli per uno shopping senza drammi, continuate a seguire il blog.

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Staff Non solo sconti 25/03/2021

Saldi, codici sconto e coupon: istruzioni per l’uso

Per chi acquista online sono la scoperta migliore della vita: i buoni sconto salvano il nostro portafogli da imminenti disastri causati da acquisti convulsivi. Che siate nuovi agli acquisti online oppure surfer navigati della rete, ne avrete sicuramente utilizzato almeno uno.

Codici sconto, coupon e tanto altro sono più o meno facilmente reperibili in rete, basta avere un po’ di furbizia e cercare bene. Prima di capire dove trovare i vostri coupon per risparmiare, facciamo un salto nel passato.

Dai coupon ai codici sconto: l’evoluzione del risparmio

Quelli che oggi chiamiamo codici sconto, esistevano in realtà già negli anni 80: si trattava di coupon da ritagliare dai volantini degli sconti e poi presentare alla cassa. Immaginate le vostre mamme armate di forbici e colla intente a ritagliare i coupon dei loro prodotti preferiti.

Con l’arrivo della rete anche i coupon sono cambiati: oggi, non serve ritagliare. Per usufruire dei coupon bisogna infatti stamparli e presentarli alla cassa del punto vendita prescelto. Se non avete più una stampante, non perdete le speranze: alcuni coupon sono dotati di qr code, una specie di codice a barre che una volta scansionato con lo smartphone dà accesso allo sconto.

Deal: il patto tra clienti

Se siete persone che amano il risparmio e pur di spendere un po’ meno si affiderebbero anche agli altri i deal fanno per voi: si tratta di sconti disponibili e applicabili solo se si raggiungono un certo numero di adesioni: capita che per esempio, un prodotto sia scontato ma che lo sconto possa applicarsi solo se un certo numero di clienti si dimostrano interessati all’offerta. Questo genere di scontistica si applica di solito a prodotti come vacanze, esperienze enogastronomiche o spa. Non si tratta quindi di beni di consumo, ma prevalentemente di servizi.uest

Altro discorso ancora è rappresentato dai voucher: spesso si tratta di ingressi gratuiti ad eventi o spettacoli, o di cene gratuite nei ristoranti. Il voucher sostituisce di fatto il pagamento in denaro e permette al cliente di usufruire di un servizio in maniera totalmente gratuita.

Per un certo periodo i voucher hanno sostituito addirittura la valuta: tirocinanti o lavoratori stagionali venivano infatti retribuiti attraverso voucher convertibili in denaro.

Codici sconto: risparmiare con gli influencer…e non solo

Finalmente è arrivato il momento di parlare di quello che chi è un po’ più giovane conosce meglio: i codici sconto. Si tratta di stringhe di caratteri che se inserite nello spazio apposito (di solito il carrello virtuale di un e-commerce ) danno diritto ad uno sconto sul totale della spesa.

Rispetto ai suoi predecessori di carta, il codice sconto è facilmente reperibile e utilizzabile. Spesso le aziende affidano i codici sconto ad influencer che sponsorizzano i loro prodotti. Se seguite con assiduità i canali di qualche content creator, vi sarete sicuramente trovati davanti a qualche codice sconto: prodotti di bellezza, dimagranti, thè e tisane. Ogni influencer ha i prodotti adatti a soddisfare il suo pubblico.

Se i regali dei vostri influencer preferiti non bastano più, non abbiate timore: per i più appassionati del risparmio ci sono siti che aggregano tantissimi codici sconto, raggruppati per tipologia di prodotto. Proprio come Non solo sconti.it, questi aggregatori di sconti aiutano i malati del risparmio ad orientarsi nell’enorme mare della rete. Questi siti raccolgo gli sconti disponibili per tipologia di prodotti, in modo da rendere tutto molto più intuitivo.

Unica raccomandazione: può succedere che alcuni siti non siano aggiornati costantemente e che quindi alcuni codici non siano più attivi. Verificate la validità e… attenti alle delusioni.

Se cercate esperienze da fare in due come posti da visitare o ristoranti esclusivi, gli aggregatori fanno per voi.  Ogni giorno ci sono codici esclusivi per permetterti di coccolare la tua dolce metà, risparmiando. Non solo: alcuni portali offrono tanti sconti anche su beni di consumo.

Se non volete registrarvi a nessun sito, basterà una veloce ricerca su google per trovare codici disponibili anche senza registrazione.

Saldi e codici sconto: sono cumulabli?

La domanda più gettonata tra gli acquirenti seriali è: sconti e coupon sono cumulabili? La risposta è: dipende. Se si tratta di sconti già applicati dall’e-shop dove avete deciso di acquistare, di solito questi sono compatibili con l’utilizzo di determinati codici sconto. Se per esempio Sephora decide di scontare i suoi prodotti del 20%, di regola dovreste poter applicare, al momento dell’acquisto, ulteriori codici. In caso contrario, sarebbe il sito stesso ad informarvi della non validità del codice.

Il discorso cambia se si tratta di coupon da esibire in un punto vendita fisico: quelli non sono mai cumulabili. Non è mai possibile utilizzare due coupon sullo stesso prodotto.

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Staff Non solo sconti 28/04/2021

Reso: come funziona la restituzione e quando può essere negata

Quanto è bello fare shopping online? Visitare migliaia di negozi senza doversi muovere da casa, poter acquistare tutto con un click. Ammettetelo: da quando esiste lo shopping online vi state dando alla pazza gioia. Un po’ per noia, un po’ per la facilità con cui si possono effettuare gli acquisti, gli e- shop sono diventati il punto di riferimento di moltissimi italiani: su determinati e- commerce è possibile comprare veramente di tutto: c’è chi, in questo periodo pieno di divieti, ha imparato addirittura a fare la spesa online. Attenzione: non è tutto oro quello che luccica: questi attacchi di shopping compulsivo hanno anche, purtroppo, dei lati negativi. Vi spieghiamo meglio: per quanto possa sembrare facile intuitivo fare shopping online, quella in rete non sarà mai la stessa esperienza del negozio.

Per esempio, pensate a quando comprate  dei vestiti o degli accessori:  in  negozio potete provarli, guardarvi allo specchio e decidere se acquistare il prodotto o meno. Online, purtroppo, questo non può succedere.  Chi acquista determinati prodotti in rete, è costretto a fidarsi di foto e recensioni di clienti che hanno già acquistato gli stessi prodotti. Quante volte è capitato che il prodotto si rivelasse completamente diverso da quello della foto? Tante, troppe!

In casi come questo, c’è una sola cosa da fare: il reso.

Reso: tipologie e soluzioni

Quella del reso è una possibilità prevista per legge a tutela dei diritti del consumatore. Di fatto, ci sono varie tipologie di reso a cui chi acquista può fare appello. Vediamo insieme quali sono e come differiscono:

Diritto di reso: la prima delle modalità di reso possibili, è quella del reso in negozio. Entro 14 giorni dall’acquisto il cliente può restituire il prodotto in negozio ma solo se:

presenta difetti di funzionamento

si è danneggiato improvvisamente non per responsabilità del cliente (per esempio, se lo schermo di uno smartphone o la sua batteria presentano difetti)

Ci sono oggettivi difetti di fabbricazione: un esempio calzante potrebbe essere quello di un libro stampato male o con pagine mancanti.

In uno di questi casi vi basterà tornare in negozio in tempo utile: il venditore valuterà con i suoi occhi l’effettiva esistenza del difetto segnalato e vi rimborserà il prezzo del prodotto: questo genere di rimborsi sono effettuati solitamente sotto forma di voucher da rispendere poi nel medesimo negozio. Attenzione però: se il cliente non preferisce il voucher, può rifiutarlo e chiedere il rimborso del denaro speso

Diritto di recesso: differisce dal reso sostanzialmente per due motivi. Il primo è che questo diritto riguarda gli acquisti e/o contratti sottoscritti per via telematica: parliamo quindi di tutti quei contratti telefonici stipulati magari attraverso la telefonata di un call center dedicato, o anche di acquisti fatti attraverso televendite (se ve lo state chiedendo si, esistono ancora ma senza Roberto Da Crema).

Tornando seri, l’altra differenza sostanziale con il classico reso in negozio è questa: il prodotto può essere rispedito indietro anche se, molto semplicemente, non è di vostro gradimento. In questo caso, però, le spese di spedizione saranno a carico del cliente.

Come funziona il reso online

Le possibilità di reso sopra citate, possono sembrare, a chi acquista regolarmente online, piuttosto obsolete. In realtà, è un po’ così. Vi spieghiamo perché: con la nascita degli e-commerce, le politiche di reso si sono differenziate da venditore a venditore. C’è chi ha esteso i tempi per il reso ad un mese, chi garantisce il reso gratuito anche se il prodotto non piace. Insomma, sono cambiate un po’ di cose.

Questo meccanismo ha però reso tutto troppo facile ed immediato, tanto da spingere chi è in cattiva fede ed approfittare delle politiche di reso gratuito per provare prodotti gratis.

Quando è possibile negare il reso

Per difendersi dai furbetti gli e-commerce si sono quindi riservati il diritto di negare il reso. Di fatto, qualsiasi e-commerce, dopo una richiesta di reso si riserva il diritto di valutarla. Il reso può essere rifiutato se:

Il danno segnalato dal cliente sul prodotto è causato dal cattivo utilizzo dello stesso

  • È passato troppo tempo dall’acquisto
  • Si tratta di prodotti reperibili come cibo e bevande
  • Nel caso di vestiti, se sono stati già indossati.

Se si tratta di prodotti di elettronica acquistati da poco e quindi ancora protetti da garanzia, lo shop potrebbe chiedere di rivolgersi direttamente alla casa madre.

Insomma, anche se sembra tutto semplice, è sempre il venditore ad avere il coltello dalla parte del manico. Prima di comprare qualcosa, pensateci bene. Per evitare esperienze spiacevoli durante gli acquisti online, continuate a seguire i nostri consigli.

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