Come acquistare on line in modo sicuro
Guida pratica al commercio elettronico
Staff Non solo sconti 25/09/2020 0
Con il boom degli e-commerce molte persone che mai si erano avvicinate a questa modalità di acquisto inizieranno a farlo.
Si tratta, ovviamente, dei più scettici che, avendo poca familiarità col mezzo, pensano di poter essere facilmente truffati.
In questo articolo proveremo a fornire una guida pratica per acquistare on line in totale sicurezza, come se si comprasse al negozio.
Le principali preoccupazioni di chi acquista on line
Chi si appresta ad acquistare on line teme di incappare in raggiri. Tra i dubbi principali che circondano i market online e i negozi di e-commerce ci sono:
· La sicurezza delle modalità di pagamento,
· la garanzia che gli oggetti siano integri quando ricevuti,
· la certezza che i dati di pagamento non vengano rubati
· Una spedizione celere
Se affidarsi a brand noti può essere più rassicurante, ecco che quando si arriva su siti sconosciuti, le preoccupazioni ci assalgono. Come possiamo tutelarci?
Le regole da seguire per un acquisto sicuro
Verificare se il sito ha un indirizzo reale e un numero di telefono funzionate. Questa è una prima e semplice verifica che ognuno di noi può fare. Le società “poco serie” hanno indirizzi fittizi e numeri fasulli ai quali non risponde mai nessuno. Prova a chiamare per verificare. Per verificare l'indirizzo, invece, lo si può cercare su Google Maps trovandolo nella vista Street View.
Attenzione ai prezzi troppo bassi. Fate una verifica veloce su Google Shopping che raccoglie i più importanti venditori online di prodotti. Se si trova un prezzo molto più basso da un negozio sconosciuto, meglio diffidare.
Non pagare mai cliccando su un link. Può succedere di essere invitati ad effettuare un pagamento da un messaggio di posta. Un e-commerce serio non ricorre a questo tipo di modalità per cui questo ci basterà a valutarne l’attendibilità.
Pagare, se si può, con Paypal. Tramite Paypal infatti non è necessario condividere alcun numero di carta di credito o altra informazione bancaria, si paga soltanto indicando il proprio indirizzo e-mail. Iscriversi è facile e gratuito, bisogna soltanto avere una carta di credito da registrare una volta. Da quel momento in poi il pagamento sarà automatico solo inserendo la mail con la quale si è effettuata la registrazione.
Si può anche richiedere una PostePay o una carta di credito Paypal ricaricabile.
Controlla la reputazione online
Ricordi? Ne abbiamo già parlato nel nostro primo post. I venditori online temono i feedback negativi che possono letteralmente distruggere un business online. Se trovi sui social o nei gruppi o sui forum recensioni negative a cui nessuno replica, diffida dell’e-commerce e acquista altrove.
Fidarsi del simbolo TRUSTe. Si tratta di una garanzia che certifica privacy assoluta per i clienti e garantisce la navigazione sicura. Le aziende possono mettere questi loghi sul loro sito solo se rispondo ad alcuni requisiti legati a regole e standard rigorosi. Attenzioni a versioni farlocche del logo!
Verifica la connessione sicura. Se un sito è crittografato ed è dotato di certificato di sicurezza https puoi acquistare tranquillamente. Per verificarlo basta guardare l'indirizzo internet della pagina in cui si effettua il pagamento ed assicurarsi che ci sia "https" o l'icona di un lucchetto alla fine della barra degli indirizzi.
Presenza delle condizioni di diritto di reso o recesso. Se non si è soddisfatti dell'oggetto acquistato è necessario che il sito ci consenta la restituzione dello stesso. Attenzione dunque alle clausole di restituzione del venditore. Se non è chiaro come rendere il prodotto o come esercitare il proprio diritto di recesso non è il caso di fidarsi.
Ancora dubbi?
Continua a seguire il nostro blog, ti faremo conoscere il mondo dell’e-commerce e le innumerevoli occasioni che può offrirti. Non solo, ti forniremo gli strumenti per acquistare in maniera sicura e ti parleremo delle migliori offerte on line!
#staytuned
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Staff Non solo sconti 31/10/2020
Piccoli negozi, vale la pena aprire un e-commerce?
Hai un piccolo negozio e ha dei dubbi su quanto ti convenga aprire un e-commerce? Senza dubbio avere un sito e-commerce ha i suoi vantaggi. Non è, però, un gioco da ragazzi.
L'advertising, in generale, ha dei costi importanti ed anche il sito, è una struttura da realizzare con accuratezza e prevede degli investimenti importanti.
Le differenze tra negozio fisico e negozio on line
Il primo confronto, quando ci si chiede se vale la pena aprire un sito e-commerce, è quello tra i costi da sostenere per tenere aperto un negozio fisico e quelli da dover sopportare per un e-commerce.
Si sa, intanto, che un punto vendita, al di là dell'acquisto/affitto del locale, ha una serie di costi davvero impegnativi per chi decide di iniziare ma anche un sito veramente performante, e i primi investimenti in adv on line, lo sono.
Queste sono alcune delle voci di costo che sostieni per tenere aperto il tuo punto vendita:
· Partita iva
· Costi commercialista
· Tasse
· Arredamento
· Locale
· Bollette varie
· Gestione punto vendita
· Merce e magazzino
· Pubblicità
Confrontiamole con quelle che sono necessarie ad aprire uno store on line:
· Realizzazione sito
· Gestione sito
· Pubblicità
· Partita iva
· Costi commercialista
· Tasse
Se, però, il sito non ha costi di affitto, bollette o di personale, non vanno sottovalutati i costi di realizzazione per grafica e comunicazione, previsti per avere un e-commerce che funziona davvero.
Investire in un e-commerce
Se pensi che l’e-commerce ti costerà meno e che sia necessario solo creare la piattaforma web e poi caricare i prodotti, ti sbagli di grosso.
Non si può spendere poco per avere una presenza importante sul web. Meglio, quindi, analizzare ogni voce del tuo investimento.
· Aspetti economici: i costi di un sito
Esistono, intanto alcuni costi fissi obbligatori come l’acquisto della piattaforma, dominio, certificati ssl, personalizzazioni e assistenza sul sito.
Seguono i costi realizzativi per progetti, foto, inserimento contenuti e immagini.
Di pari importanza sono i costi grafici che partono dal design del sito per desktop, mobile fino a tutta l’immagine coordinata, anche sui social.
Assolutamente indispensabili sono i costi pubblicitari (social, seo, sem).
· Aspetti tecnico strategici di un sito
Ma quali sono gli step fondamentali per realizzare il tuo e-commerce? Intanto l’agenzia a cui ti affiderai dovrà occuparsi del progetto iniziale e di stilare un elenco dei costi nel medio lungo termine.
Successivamente andranno realizzati i contenuti testuali e infine il sito dovrà andare on line. A questo punto inizierà l’attività di marketing mirata a far conoscere il sito a quanti più utenti possibile.
Quanto costa un e-commerce?
È difficile stabilire quanto costi un e-commerce, poiché dipende da tutta una serie di variabili.
Volendo avere un’idea di base si può partire dal costo di un e-commerce professionale da un minimo di 2.000 € ed arrivare ad un massimo di 10.000 €.
Per soluzioni più complesse, dove è richiesto un lavoro di personalizzazione maggiore e di ottimizzazione specifiche, il costo potrebbe lievitare e non di poco.
A tutto ciò si devono aggiungere i costi di marketing. Li abbiamo già accennati ma non è corretto chiamarli costi, si tratta, piuttosto di un investimento che dovrà poi rientrare sotto forma di vendite.
Ti conviene aprire un sito e-commerce?
Non ti conviene aprire un sito e-commerce se non hai denaro da investire nel progetto.
Non solo, è necessario anche valutare che tipo di marginalità si ha sui prodotti poiché on line la concorrenza sarà più importante e sarà necessario essere più competitivi.
La cosa da non perdere di vista, quando si pensa di voler realizzare un e-commerce è che un conto è fare il sito, un altro è farlo conoscere, altra cosa ancora è farlo funzionare.
Diversamente conviene aprire un sito e-commerce quando si hanno le idee chiare e si intende realizzare con cura un progetto di lungo termine. Solo in questo modo si potrà investire seriamente in un sito davvero performante.
Staff Non solo sconti 09/10/2020
Le potenzialità dei buoni sconto
Da Groupon in poi il mercato dei buoni sconto è cresciuto sempre di più fino a diventare un trend di successo.
Questo fenomeno del marketing, detto anche couponing, si sta diffondendo moltissimo on line. Il cosiddetto codice sconto alfanumerico da copiare nel carrello per usufruire di uno sconto, è ormai diventato un must di ogni e-commerce.
Ma perché paga questa strategia e quali sono le potenzialità dei buoni sconto? Ne parliamo qui.
Come nasce il couponing
Il termine francese Coupon significa “pezzo tagliato” e faceva originariamente riferimento a dei biglietti allegati ai titoli di Stato Americani. Alla scadenza i biglietti venivano tagliati e portati in banca per riscuotere gli interessi.
I primi coupon intesi come buono sconto nacquero, invece, da una grande multinazionale da sempre maestra nel marketing, Coca Cola nel 1887.
La diffusione su larga scala avvenne intorno al 1910 con la vendita di cereali. Da allora, nel mercato americano è scoppiata una vera e propria corsa ai coupon.
Nel 2011 i consumatori americani hanno utilizzato coupon per un valore di 4,6 miliardi di dollari!
In Europa la diffusione dei coupon è più recente ed ha visto un aumento esponenziale negli ultimi anni, specie on line.
Come funziona un buono sconto
I coupon sono, a tutti gli effetti, sconti da applicare ad un acquisto di beni o servizi.
Possono essere cartacei e quindi ritagliati e consegnati al punto vendita, oppure in formula di codice da inserire al momento dell’acquisto online.
Oggi ha preso sempre più piede un’altra tipologia di coupon il mobile couponing. Si tratta di sconti inviati al cellulare da utilizzare presso negozi fisici.
In alcuni casi sono cumulabili tra loro, in altri, invece, diversi coupon sono tra loro incompatibili. Tutti hanno una cosa in comune: una scadenza.
Dopo il termine ultimo indicato sul coupon, infatti, lo sconto diventa inapplicabile.
Perché la strategia del coupon funziona
Il couponing funziona prevalentemente per le vendite d’impulso. Non solo, sono particolarmente efficaci su beni non eccessivamente costosi, dove lo sconto appare come un vantaggio determinante.
Spesso ci si convince ad acquistare proprio grazie alla possibilità di applicare uno sconto che fa rientrare la spesa nel nostro budget di partenza.
Se il rischio è molto basso, quindi, il coupon è una leva che accelera il processo di acquisto. Inoltre i buoni sconto possono far optare il compratore per un marchio piuttosto che un altro.
Non solo risparmio, quindi, ma anche la sensazione di aver fatto un “affare” un appagamento personale che regala la sensazione di essere premiati dal marchio.
Particolarmente efficace è la strategia aziendale per cui si premia con un buono sconto il cliente più affezionato. I coupon “fedeltà” legano maggiormente il cliente a quel prodotto o brand, creando una relazione potenzialmente duratura.
Altro aspetto non trascurabile è dato dalla scadenza del buono che gioca un ruolo importante nel determinare la spinta all’acquisto d’impulso.
Il cliente sarà tanto più invogliato all’acquisto immediato quanto avrà paura di “perdere” il premio derivante dallo sconto.
Come promuovere i coupon
I metodi per diffondere i coupon sono tanti: a partire dai clienti registrati che possono essere contattati direttamente alla promozione via social media (social couponing) magari attraverso una campagna di adv on line
Infine è possibile pubblicare lo sconto su siti specializzati nella promozione dei buoni sconto. Come Non solo sconti, su questi siti è possibile trovare facilmente un buono sconto utilizzabile su un determinato e-commerce.
I vantaggi del consumatore
Per i consumatori i coupon sconto sono un ottimo strumento di risparmio e un incentivo all'acquisto.
Studi recenti confermano che gli utenti cercano sempre di più i buoni sconto prima di concludere un acquisto online. Come sappiamo sul web la concorrenza è spietata e il vantaggio competitivo del coupon sconto può essere decisivo per l’utente.
Il fenomeno del couponing rientra nella più ampia evoluzione dello shopping online, ed è quindi destinato a crescere. Non perdere tempo a cercare il buono sconto per te on line e naviga subito nella sezione dedicata ai buoni sconto.
Staff Non solo sconti 14/05/2021
Acquisti online e prodotto non conforme, come fare
Lo diciamo da sempre: gli acquisti online sono facili e veloci. Basta un click per avere tutto quello che ci serve a portata di mano. Ormai si è talmente abituati ad utilizzare internet per gli acquisti che tutto, anche la spesa si fa online.
In effetti, chi sceglierebbe di fare lunghissime file al supermercato quando si può fare tutto comodamente seduta alla scrivania? Come potete immaginare però, non è tutto oro ciò che luccica.
Capita piuttosto spesso di non essere soddisfatti o addirittura che i prodotti non siano per niente simili a quelli descritti dal venditore in fase di acquisto.
Questa possibilità, anche se può sembrare remota, è piuttosto frequente soprattutto per determinate categorie merceologiche, come abbigliamento ed accessori. Quante volte avete acquistato un vestito convinti vi stesse perfettamente invece non è stato assolutamente cosi?
Capita piuttosto spesso che le taglie indicate non siano quelle reali.
Ma i guai non succedono solo con i vestiti: spesso, purtroppo, anche i prodotti di tecnologia presentano difetti di fabbrica che ne rendono l’utilizzo complicato.
Dato il sempre più frequente numero di casi in cui i clienti si trovavano davanti prodotti non conformi, le leggi europee hanno dato la possibilità agli acquirenti di difendersi dalle brutte esperienze online. Come?
Vediamolo insieme.
Garanzia: come funziona e come farla valere
Non tutti lo sanno, ma l’acquisto di determinati prodotti online è sempre coperto da una garanzia di almeno due anni. Se, per esempio, lo smartphone che avete comprato online inizia a dare problemi di funzionamento, potete chiedere assistenza gratuita e riparazione. Basterà restituire il prodotto completo di imballaggio (vi consigliamo di conservarlo proprio per non perdere la possibilità di usufruire della garanzia) e il gioco sarà fatto. Attenzione, però, la garanzia offerta sui prodotti di tecnologia non copre tutti i danni. Se il guasto al prodotto è causato da un cattivo utilizzo dello stesso, le spese di riparazione non sono coperte dalla garanzia.
Se volete essere sicuri di poter usufruire della garanzia, seguite questi consigli:
Conservate con cura l’imballaggio del prodotto: scatola, contenitori, libretto di istruzione ed accessori.
Conservate la bolla di accompagnamento: per essere sicuri che la vostra garanzia sia valida, conservate sempre la bolla di accompagnamento alla spedizione. Non sapete di cosa si tratta? Ve lo diciamo noi: la bolla di accompagnamento è il foglio che riassume:
- contenuto del pacco
- peso
- numero di prodotti spediti
- data di consegna del pacco
Questa ultima informazione risulta fondamentale per dimostrare al venditore l’effettiva validità della garanzia. Ultimo consiglio utile: può capitare spesso che dopo aver richiesto di usufruire della garanzia il venditore vi chieda di rivolgervi alla casa madre per ottenere assistenza sul prodotto. Non ci cascate: deve essere sempre il venditore a spedire alla casa madre il prodotto da riparare.
Prodotto non conforme: cosa significa? Come comportarsi
Fin’ora abbiamo parlato di come comportarsi in caso di mal funzionamento di un prodotto. Cosa fare invece nel caso in cui un prodotto non sia conforme? Prima di andare avanti, bisogna chiarire il concetto di non conforme. Un articolo acquistato si può dire non conforme quando:
- non è idoneo all’utilizzo come altri prodotti dello stesso tipo
- non è idoneo all’utilizzo che ne vuole fare l’acquirente (segnalato anche al venditore)
- non rispetta gli standard di qualità imposti, che invece hanno altri prodotti della stessa tipologia e categoria
- non rispetta la descrizione fatta dal venditore sull’ecommerce
Stando a questa descrizione quindi, i capi di abbigliamento le cui taglie sono spesso falsate, i cui colori sono spesso dissimili da quelli mostrati nelle foto, possono essere considerati dal venditore insoddisfatto un prodotto non conforme. Come comportarsi in questi casi?
Prodotto non conforme: diritti e doveri delle parti
In caso di difetti di conformità, l’acquirente è tenuto a comunicare le eventuali difformità entro il termine di due mesi dalla ricezione del prodotto. Nel caso in cui i tempi siano maggiori, l’acquirente perde ogni diritto.
Dopo aver ricevuto e verificato la segnalazione dell’acquirente, il venditore è tenuto a:
- effettuare l’eventuale riparazione del prodotto (se si tratta di un oggetto danneggiato durante il trasporto)
- Restituire all’acquirente la cifra spesa se il prodotto non è riparabile
- Offrire all’acquirente un prodotto simile ad un prezzo più vantaggioso.
Queste ultime possibilità sono da prendere in considerazione solo nel caso in cui la riparazione non risulti vantaggiosa né per l’uno né per l’altro.
Ultimo consiglio utile: quando ricevete un prodotto cercate di verificare subito la conformità.
Per altri consigli per uno shopping senza drammi, continuate a seguire il blog.