Riciclo e riuso on line, il caso Vinted

Acquista l'usato che va di moda!

Staff Non solo sconti 13/04/2021 0

È arrivato il momento più temuto dell’anno: quello del cambio di stagione. Vi vedo già: a disperarvi davanti ai vostri armadi stracolmi mentre cercate (invano) di decidere cosa tenere e cosa buttare. È la decisone più difficile di sempre: ogni capo è legato ad a un ricordo importante. Ad un momento importante. Ecco perché liberarsi dei vestiti che non mettete più può diventare una scelta complicata

Intanto, però, mentre voi aspettate che arrivi il momento giusto per indossarli, i vostri vestiti restano a prendere polvere negli armadi. £ se vi dicessi che c’è un modo per dare una nuova vita ai vostri vestiti guadagnando anche qualche spicciolo? Con Vinted si può!

L’antica arte del vintage: antidoto contro la crisi

Le famiglie numerose lo sanno meglio di chiunque altro: ci sono capi che, se ben tenuti, riescono a passare di generazione in generazione: ammettetelo, chi da bambino non ha indossato almeno un vestito appartenente ad un cugino? Queste reminiscenze dei bei tempi andati sono la dimostrazione di una solida teoria: la moda del riciclo in fatto di vestiti non è esattamente una novità del momento: quando le disponibilità economiche sono poche, si pensa sempre ad acquistare oggetti di seconda mano. Succedeva tanti anni fa dopo la guerra e succede (purtroppo) ora che la maggior parte dei comparti commerciali sono immobilitati da una pandemia globale.

Non è solo il vantaggio economico a spingere al riciclo dei propri vestiti: il vintage è un vero e proprio trend del 2021. L’attenzione per l’ambiente ha spinto i grandi brand a riciclare materiali di vecchie collezioni per dare vita a qualcosa di nuovo.

In modo differente la corsa al vintage ha influito sugli acquisti degli italiani: secondo le statistiche, un  italiano su 7 si è dato agli acquisti di seconda mano: chi per riciclare, chi per risparmiare, chi per liberare spazio. Tutti hanno un motivo per acquistare abiti usati.  Ora che i negozi di abbigliamento sono costretti a tenere le serrande abbassate, dove si può acquistare capi vintage? In rete, ovviamente! Ci sono tante app dove tutti possono mettere in vendita oggetti e vestiti usati.

La più chiacchierata è sicuramente Vinted: neonata app di e-commerce, è già un must have sugli smartphone di giovani e meno giovani. Ma come funziona? Vediamolo insieme.

Vinted: tutti pazzi per l’usato

Vinted è un’app di e-commerce nata in Lituania ma che pian piano ha conquistato tutta Europa. Su Vinted è possibile vendere o comprare capi di abbigliamento a prezzi super vantaggiosi. I più esperti di shopping online a questo punto potrebbero obbiettare: ok, ma ce ne sono già tante, dov’è la novità? Eccola servita: a differenza di quanto accade su altre piattaforme, come e-bay o subito, Vinted non percepisce alcuna commissione sulle vendite. Come sottolinea anche il claim pubblicitario dell’app: “quello che guadagni è tutto tuo”.

Una novità non da poco che è un vantaggio per chi vende ma anche per chi compra: senza le commissioni, i venditori non si vedono costretti a maggiorare i loro prezzi. Questo rende, di fatto, gli acquisti su Vinted più vantaggiosi.

Come acquistare su Vinted? Semplice: basta registrarsi, scattare ai prodotti che volete mettere in vendita delle belle foto che li rendano ben visibili ( trattandosi di vestiti consigliamo di fare qualche foto dei capi indossati per dare maggiori informazioni sulla vestibilità) e  compilare l’annuncio inserendo le tutte le info sul prodotto. Dopo averlo pubblicato, il vostro annuncio sarà visibile a tutti gli utenti registrati. Ovviamente, gli annunci sono visualizzati in base a preferenze e criteri di ricerca. A vedere per primi gli annunci, saranno quindi le persone potenzialmente interessate.

Per un risultato ancora migliore, è possibile usufruire di un servizio di boosting (a pagamento) che pubblicizzerà gli annunci degli utenti che desiderino più possibilità.

 

Non solo vestiti: il paradiso dei collezionisti

La diffusione capillare di Vinted, ha concesso all’app di spostarsi dal suo proposito originale: ora non ci sono solo vestiti usati. Spostandosi nel menù delle categorie è possibile trovare di tutto: libri, fumetti, manga, oggetti da collezione. Con il tempo Vinted è diventato il paradiso di collezionisti e appassionati di oggetti di nicchia che volessero trovare i loro prodotti preferiti a buon prezzo ed in buone condizioni. Con un piccolo contributo per la spedizione, potrete comprare quello che amate comodamente da casa: provare per credere. Per altre novità su come risparmiare in modo intelligente, seguite il nostro blog.                             

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Staff Non solo sconti 15/02/2021

Comparatori di prezzo: pro- contro e consigli

Lo diciamo da sempre: il web è una giungla. Soprattutto per quanto riguarda lo shopping: basta digitare il nome di un prodotto per vedere spuntare fuori migliaia di risultati. Se non si conosce abbastanza il prodotto che si vuole acquistare, destreggiarsi tra tutte quelle offerte può essere difficilissimo. C’è un modo per uscire da questo labirinto: il filo di Arianna degli acquisti online è sicuramente l’utilizzo dei comparatori di prezzo.

Che cosa sono? Stiamo parlando di siti e app che funzionano da veri e propri aggregatori: se digitate su un comparatore di prezzo il nome di un prodotto, quello in pochi minuti vi restituirà il prezzo migliore trovato in rete e con un semplice click vi condurrà al sito dove ultimare l’acquisto.

Come in tutte le cose, però, anche questo piccolo vantaggio nasconde delle insidie, Ecco perché abbiamo deciso di darvi qualche consiglio per utilizzo più consapevole dei comparatori di prezzo

Comparatori di prezzo: occhio ai contenuti sponsorizzati

Pur essendo degli aggregatori, questi portali funzionano come dei veri e propri motori di ricerca. Un po’ come per Google, a decidere quali debbano essere i primi risultati ad apparire è un algoritmo.

I risultati che appaiono dopo una ricerca, non sono sempre i migliori. C’è chi, con sistemi di affiliazione e sponsorizzazione, paga i portali per avere la sicurezza che sia il proprio sito ad apparire tra i primi risultati.

Proprio per questo, anche quando utilizzate i comparatori di prezzo, vale la pena controllare per bene tutti i risultati prima di decidere dove acquistare.

Comparatori di prezzo: attenti alle keyword

Ci sono categorie merceologiche più complicate di altre. Per quanto riguarda la tecnologia, per esempio, basta una lettera in meno per sbagliare modello e caratteristiche tecniche.

Mettiamo che per esempio stiate cercando un notebook in offerta e ne conosciate solo il nome di vendita generico. Una volta digitato nel comparatore che volete utilizzare, vedrete comparire tantissimi risultati. Leggendo bene le caratteristiche dei prodotti proposti, vi accorgerete che non tutti sono quello che stavate cercando.

Come mai succede questo? Un motore di ricerca poco allenato, che non conosce le vostre preferenze e non è molto utilizzato, avrà sicuramente più difficoltà e restituirvi un risultato ben filtrato e preciso. Se cercate prodotti di questo tipo, cercate di essere quanto più precisi possibile.

 

Attenti alle offerte non più attive

Parliamo della delusione più grande per chi cerca offerte sul web. Capita spesso, purtroppo, che i comparatori di prezzi non siano aggiornati. Immaginate la scena: vedete la vostra console preferita ad un prezzo imperdibile: siete già pronti all’acquisto. Cliccate sul risultato, ed ecco la brutta sorpresa: l’offerta segnalata non è più attiva.

Non c’è delusione peggiore di questa. Un po’ come quando da bambini aprivate la scatola dei biscotti al burro e ci trovavate dentro gli accessori per il cucito.
Battute a parte, questi errori sono piuttosto frequenti, soprattutto quando si tratta di offerte a tempo limitato.

Comparatori: quali sono i migliori

Fin qui vi abbiamo illustrato quali sono i lati negativi della ricerca tramite comparatori di prezzo. Quelle che vi abbiamo illustrato sono piccole cose a cui fare attenzione soprattutto se si è inesperti di shopping online.
Se invece vi sentite più smaliziati, il nostro consiglio è quello di provare comunque ad utilizzare questo strumento.  Usarlo con tutte le cautele del caso aiuterà a farsi un’idea sul reale prezzo di un prodotto, al netto dei risultati un po’ gonfiati

Un altro vantaggio dei comparatori di prezzo è sicuramente rappresentato dalle recensioni: alcuni aggregatori permettono ai clienti registrati di lasciare recensioni riguardo al prodotto, in modo da guidare chi consulta il sito verso un acquisto più consapevole.

Non solo tecnologia e beni di consumo: la larga diffusione di questo tipo di portali ha permesso di crearne alcuni tematici per un certo tipo di mercato.

I comparatori turistici


Se volete prenotare una vacanza, per esempio, portali come Trivago possono aiutarvi a trovare il migliore hotel al miglior prezzo.

Utilizzando i filtri potrete fare una ricerca più precisa basandola sulle vostre esigenze.

Oltre all’hotel, per un viaggio comodo e veloce vi servirà sicuramente un volo. Sky scanner fa al caso vostro: dopo aver selezionato luogo di partenza e destinazione, vi proporrà le migliori soluzioni.

Per altri trucchi per acquisti intelligenti, continuate a seguire NonSoloSconti.it

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Staff Non solo sconti 03/09/2020

Come capire quando un e-commerce non è affidabile

Ormai acquistare on line è diventato facile e veloce come andare a prendere il pane. Un’operazione che compiamo regolarmente senza fare fatica. Eppure nonostante la cultura del web commerce sia così diffusa, capita ancora di incappare in qualche truffatore professionista.
Foto irresistibili e prezzi altrettanto accessibili, una vetrina professionale e sistemi di pagamento sicuri. Quell’e-commerce sembra avere proprio tutte le carte in regola e invece quel prodotto non ti arriverà mai.
Come fare allora a capire se possiamo o no fidarci di un sito di vendita on line? Vediamo insieme qualche trucco.


Attenzione ai social

Il primo consiglio che vogliamo darti immediatamente è quello di fare un po’ di social listening. Questo significa leggere sui profili dell’azienda e in giro per i social, usando un hashtag che contenga il nome dell’e-commerce, cosa si dice in giro. Non è raro, infatti, che si trovino numerosi commenti sotto un post dell’azienda a cui nessuno risponde.


Un e-commerce serio rischierebbe di perdere un cliente non rispondendo a una richiesta di informazioni? Crediamo proprio di no.
Non solo, più di frequente di quanto tu possa immaginare, i clienti truffati scrivono direttamente sulla pagina i dettagli del raggiro. A seguito di questi commenti molte altre persone si accodano. Se questo avviene, non dobbiamo avere dubbi e desistere.


Googolare sempre e comunque

Un’altra tecnica per capire subito se un e-commerce non è affidabile è googolarne il nome. Questo significa inserire nella barra di ricerca di Google il nome dell’e-commerce e leggere attentamente i risultati, specie quelli più nascosti. Naviga senza timore fino alla terza pagina dei risultati del motore di ricerca. Solo così potrai trovare le storie di chi racconta eventuali truffe ma non solo.


Attraverso un utile strumento, Google Immagini, potrai copiare e incollare un’immagine del sito per controllare a chi appartiene veramente. Questo perché gli e-commerce fasulli tendono a rubare da brand famosi o veri e-commerce, le foto e spacciarle per proprie.
Google immagini ti presenterà una serie di risultarti così da avere un’idea precisa della foto. Se essa è presente su più siti diversi fra loro e con prezzi diversi, è necessario diffidare assolutamente dall’acquisto.

“Provare” il customer service

Un po’ come quando l’azienda non risponde ai commenti delle clienti, così il customer service, ovvero l’assistenza clienti, può essere la cartina di tornasole del sito stesso. Come? Prova a scrivergli una mail di info o di reclamo oppure, meglio ancora, chiamali. Se nessuno risponde per più di due giorni di fila (prova ad orari diversi) non c’è dubbio che non si tratti di un e-commerce serio.


Nelle vendite on line, dove il rapporto personale non esiste e dove la transazione di denaro viene effettuata nello spazio virtuale, il customer service è il volto dell’azienda. È questo servizio a dare affidabilità e serietà allo store on line. Quindi se nessuno ti risponde, non avere dubbi e chiudi la finestra su questo e-commerce.
Altra chicca a cui fare caso il diritto di reso o recesso, se non c’è o è introvabile, lascia perdere!


Come possiamo essere truffati on line


Ecco alcune delle truffe che possiamo subire acquistando on line da siti “poco affidabili”:
    • Pagare senza mai ricevere la merce;
    • La merce ordinata non è conforme a quanto dichiarato ma non è possibile avvalersi della clausola di recesso;
    • La merce non è coperta da regolare garanzia;
    • La merce è rubata o contraffatta

E-commerce non affidabile, come tutelarsi

Tutelarsi dopo essere caduti nella rete di un e-commerce fasullo e poco serio è davvero complesso. Spesso di tratta di aziende straniere introvabili, a volte sono inesistenti. L’unico modo è quello di tenere gli occhi aperti e seguire i nostri consigli.

Di seguito vi lasciamo un'altra piccola lista di elementi che dovrebbero farvi riflettere prima di acquistare on line!
    • Presenza/assenza del lucchetto sulla url siti sicuri https, protocollo https,
    • verificare che il sito offra metodi di pagamento sicuri come ad esempio Paypal
    • verificare la presenza della Privacy Policy in conformità della GDPR

Se cerchi un e-commerce sicuro lo trovi su NON SOLO SCONTI.
I nostri partner commerciali sono da noi attentamente verificati e selezionati. Non avere dubbi, tutti gli acquisti dal nostro sito sono sicuri al 100%!

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Staff Non solo sconti 31/10/2020

Piccoli negozi, vale la pena aprire un e-commerce?

Hai un piccolo negozio e ha dei dubbi su quanto ti convenga aprire un e-commerce? Senza dubbio avere un sito e-commerce ha i suoi vantaggi. Non è, però, un gioco da ragazzi.  

L'advertising, in generale, ha dei costi importanti ed anche il sito, è una struttura da realizzare con accuratezza e prevede degli investimenti importanti.

Le differenze tra negozio fisico e negozio on line

Il primo confronto, quando ci si chiede se vale la pena aprire un sito e-commerce, è quello tra i costi da sostenere per tenere aperto un negozio fisico e quelli da dover sopportare per un e-commerce.

Si sa, intanto, che un punto vendita, al di là dell'acquisto/affitto del locale, ha una serie di costi davvero impegnativi per chi decide di iniziare ma anche un sito veramente performante, e i primi investimenti in adv on line, lo sono.  

Queste sono alcune delle voci di costo che sostieni per tenere aperto il tuo punto vendita:

·         Partita iva

·         Costi commercialista

·         Tasse

·         Arredamento

·         Locale

·         Bollette varie

·         Gestione punto vendita

·         Merce e magazzino

·         Pubblicità

Confrontiamole con quelle che sono necessarie ad aprire uno store on line:

·         Realizzazione sito

·         Gestione sito

·         Pubblicità

·         Partita iva

·         Costi commercialista

·         Tasse

Se, però, il sito non ha costi di affitto, bollette o di personale, non vanno sottovalutati i costi di realizzazione per grafica e comunicazione, previsti per avere un e-commerce che funziona davvero.

Investire in un e-commerce

Se pensi che l’e-commerce ti costerà meno e che sia necessario solo creare la piattaforma web e poi caricare i  prodotti, ti sbagli di grosso.

Non si può spendere poco per avere una presenza importante sul web. Meglio, quindi, analizzare ogni voce del tuo investimento.

·         Aspetti economici: i costi di un sito

Esistono, intanto alcuni costi fissi obbligatori come l’acquisto della piattaforma, dominio, certificati ssl, personalizzazioni e assistenza sul sito.

Seguono i costi realizzativi per progetti, foto, inserimento contenuti e immagini.

Di pari importanza sono i costi grafici che partono dal design del sito per desktop, mobile fino a tutta l’immagine coordinata, anche sui social.

Assolutamente indispensabili sono i costi pubblicitari (social, seo, sem).

·         Aspetti tecnico strategici di un sito

Ma quali sono gli step fondamentali per realizzare il tuo e-commerce? Intanto l’agenzia a cui ti affiderai dovrà occuparsi del progetto iniziale e di stilare un elenco dei costi nel medio lungo termine.

Successivamente andranno realizzati i contenuti testuali e infine il sito dovrà andare on line. A questo punto inizierà l’attività di marketing mirata a far conoscere il sito a quanti più utenti possibile.

Quanto costa un e-commerce?

È difficile stabilire quanto costi un e-commerce, poiché dipende da tutta una serie di variabili.

Volendo avere un’idea di base si può partire dal costo di un e-commerce professionale da un minimo di  2.000 € ed arrivare ad un massimo di 10.000 €. 

Per soluzioni più complesse, dove è richiesto un lavoro di personalizzazione maggiore e di ottimizzazione specifiche, il costo potrebbe lievitare e non di poco.

A tutto ciò si devono aggiungere i costi di marketing. Li abbiamo già accennati ma non è corretto chiamarli costi, si tratta, piuttosto di un investimento che dovrà poi rientrare sotto forma di vendite.

Ti conviene aprire un sito e-commerce?

Non ti conviene aprire un sito e-commerce se non hai denaro da investire nel progetto.

Non solo, è necessario anche valutare che tipo di marginalità si ha sui prodotti poiché on line la concorrenza sarà più importante e sarà necessario essere più competitivi.

La cosa da non perdere di vista, quando si pensa di voler realizzare un e-commerce è che un conto è fare il sito, un altro è farlo conoscere, altra cosa ancora è farlo funzionare.

Diversamente conviene aprire un sito e-commerce quando si hanno le idee chiare e si intende realizzare con cura un progetto di lungo termine. Solo in questo modo si potrà investire seriamente in un sito davvero performante.

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